Alfa Romeo Giulietta 1.3 (Tipo 116)

La Giulietta (Tipo 116) è spesso ricordata per esser stata schierata tra le file di Polizia e Guardia di Finanza (che le utilizzavano come auto da inseguimento), ed anche elaborata da officine come AutoDelta (che ne dimostrarono il potenziale sportivo), ma il suo più grande merito è stato senza dubbio quello di essere stata una fedele compagna per moltissimi italiani, divertente ed affascinante come solo una vera Alfa Romeo poteva essere.

Descrizione

La Giulietta (Tipo 116) è una berlina italiana sportiva, erede di successo della prima Giulietta degli anni 50. Nasceva sul progetto ben consolidato dell’Alfetta (con cui condivideva pianale e motori), proponendosi però in una configurazione più sportiva e spartana, oltre che un prezzo decisamente più accessibile.

Questo esemplare è un conservato in condizioni impeccabili tenuto sempre in garage, con ancora la sua vernice originale “Bianco Capodimonte A.R.018” ed i suoi optional originali dell’epoca, tra cui l’orologio digitale “VegliaFlash”, tappetini originali (in buone condizioni, non presenti in foto), il volante regolabile, i fendinebbia, l’autoradio Philips “510”.È stata inoltre tagliandata e revisionata recentemente, ed oltre ad un set di pneumatici freschi può vantare una ricca dotazione tra cui il manuale d’uso e manutenzione originale, targhe e libretto originali dell’epoca, triple chiavi marchiate Alfa Romeo ed infine il suo iconico 1.3 Bialbero, pronto persino all’utilizzo giornaliero.

La nascita del nome “Giulietta” è stata nel tempo oggetto di varie versioni ed aneddoti,tra cui il più accreditato racconta che nell’Ottobre 1950 una delegazione di otto dirigenti dell’Alfa Romeo fu inviata al Salone dell’automobile di Parigi,dove nel corso di una cena vennero canzonati per per i loro atteggiamenti austeri e compassati:

Il “poeta burlesco” che intratteneva gli ospiti nel locale, infatti, recitò: “Je vois huit Roméo, mais aucune Juliette!» (Vedo otto Romeo, ma nessuna Giulietta!). Pare l’episodio venne poi ricordato da alcuni di questi dirigenti durante la riunione per decidere il nome commerciale della “tipo 750” (la prima serie)
e che la scelta cadde proprio su quel nome, che riportava alla mente la giovane, bella e tanto desiderata Giulietta.

La Giulietta è spesso ricordata per esser stata schierata tra le file di Polizia e Guardia di Finanza (che le utilizzavano come auto da inseguimento), ed anche elaborata da officine come AutoDelta (che ne dimostrarono il potenziale sportivo), ma il suo più grande merito è stato senza dubbio quello di essere stata una fedele compagna per moltissimi italiani, divertente ed affascinante come solo una vera Alfa Romeo poteva essere.

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